Faceva più o meno così una vecchia pubblicità ( diciamo che chi è nato negli anni ’70-’80 se la ricorda bene) che parlava proprio delle fregature in cui si può incorrere quando non ci si informa abbastanza e si decide di fare da sè.
Di solito i problemi iniziano con questa domanda:
“vorrei investire dei soldi: mi puoi consigliare delle piattaforme per comprare azioni?”
Questa domanda mi ha fatto molto riflettere e vorrei condividere queste riflessioni con voi.
L’evoluzione dei mercati e del mondo dei servizi in generale, negli ultimi 10 – 15 anni, hanno instaurato un trend molto importante: il fai da te è meglio.
Da Ikea ad imbiancare casa fino ad assicurare l’auto ci è stato mostrato come arrangiarsi sia un metodo economico e vincente!
(in realtà è economico e vincente per chi risparmia sulla manodopera e rende scalabile il prodotto quindi, spoiler, non necessariamente per il cliente che deve spenderci molto più tempo col rischio di un risultato qualitativamente incerto).
Faccio una premessa: io adoro montare i mobili Ikea e, sebbene abbia alle spalle innumerevoli mobili montati da me medesima, ancora oggi non sempre è tutto perfetto. Ogni volta che voglio imbiancare casa e vedo il preventivo dell’imbianchino mi decido a comprare due fusti di bianco e mi arrangio: quanto ci metto e quante imprecazioni volano però lo so solo io.
Quindi sì ci sono delle attività che si possono affrontare in autonomia consapevoli però che il risultato non sarà mai e poi mai uguale a quello che avremmo se ci fossimo affidati a dei professionisti.
Ovviamente anche il rivolgersi ad un professionista a volte non è garanzia di un risultato perfetto (anche la scelta del professionista non è banale) ma ci permette di avere un responsabile con cui relazionarci e a cui chiedere spiegazioni in merito all’eventuale risultato non soddisfacente.
Ma qui non stiamo parlando di una cassettiera storta: qui stiamo parlano di soldi e si tratta di soldi che, una volta schiacciato un bottone, potrebbero volatilizzarsi: forse ci vuole un po’ più di attenzione e diligenza.
La “pubblicità”, perchè di pubblicità si tratta, ci ha spinto a credere che gli strumenti tradizionali (consulenti e banche) siano costosi e farraginosi e che ci nascondano i migliori investimenti.
Per prima cosa il consulente va scelto in base alle nostre esigenze e con la stessa attenzione e diligenza con cui sceglieremmo uno psicologo o un professionista sanitario.
In secondo luogo l’apparente farraginosità dei sistemi tradizionali è dovuta al fatto che devono essere adempiuti dei passaggi necessari alla tutela del cliente e quindi qualche firma in più non è una cosa negativa, e sempre meglio di un click solo ma sbagliato.
Infine il fai date in questo ambito richiede delle conoscenze e competenze di base di un certo livello a meno che non siate disposte a pagare l’esperienza fior di soldi.
Qualunque cosa vogliate fare, le piattaforme on line sono molto diverse, hanno costi e funzionalità differenti, possono avere anche regolamentazioni fiscali molto lontane dalle nostre (tanto poi da dover destinare il risparmio in commissioni nella parcella di un buon commercialista) e talvolta sono pure fuorilegge se non addirittura delle truffe.
Quindi se si è comunque deciso di fare da sé è importante iniziare con il piede giusto e non incappare subito “nel gatto e la volpe” di turno.
Ecco alcune dritte su come riconoscere potenziali truffe:
Verificare sul sito della Consob se la società che offre il servizio è stata autorizzata dalla Consob stessa. In particolare molta attenzione agli esotismi perchè nessuna società extra-comunitaria è oggi autorizzata a prestare servizi d’investimenti in Italia. Cò significa che la società potrebbe essere anche reale ed operativa ma in Italia non è autorizzata ad operare: sarebbe un po’ come prendere un taxi abusivo di notte, su una strada di campagna avvolta nella nebbia;
Evitare i siti che promettono di diventare ricchi con il trading: nessuno regala niente e di solito chi diventa ricco non sei tu;
Attenzione alle prove gratuite o bonus d’ingresso. Spesso i truffatori rendono facile l’accesso, il cliente vede i primi guadagni ed investe sempre di più ed infine inizia a perdere o gli è impossibile ritirare il denaro.
Se non vi rimborsano subito i vostri soldi o vi chiedono documenti aggiuntivi o prendono tempo: è probabile che dietro vi sia una truffa della e buona.
Se leggere questi punti ti ha fatto crescere il sospetto di essere già incappata in qualche situazione abusiva o truffaldina, guarda sul sito della CONSOB (https://www.consob.it/web/investor-education/come-difendersi-dagli-abusivismi) cosa devi fare per tutelarti.
Quindi il fai da te è bello, gratificante e a volte ci fa risparmiare ma è importantissimo, come sempre, seguire le istruzioni, essere consapevoli dei rischi e soprattutto non farsi trascinare dal “cuggino” che è diventato ricco con un click.