Quando si decide di fare un viaggio, breve o lungo che sia, subito dopo aver effettuato il pagamento, una vocina dentro di noi ci dice “e l’assicurazione?”
E così inizia un dilemma tra scaramanzia e budget difficile da sanare.
Cerchiamo di capire insieme se ci serve o meno una assicurazione viaggi analizzando le principali coperture: ovviamente vi consiglio, nel caso voleste assicurarvi di rivolgervi ad un professionista e di leggere attentamente le coperture e le condizioni.
Prima domanda da porsi: che cosa temo?
I principali rischi sono:
Cancellazione viaggio
Danni
Rischi sanitari
E la seconda domanda da porsi è: a che spesa imprevista riuscirei a far fronte con i miei soldi?
CANCELLAZIONE DEL VIAGGIO
Questo tipo di polizza spesso ci “illude” di poter cancellare il viaggio a nostro piacimento.
In realtà bisogna aver ben presente che i limiti sono molto stringenti e spesso non viene rimborsato il 100% della spesa.
Inoltre è necessario presentare della documentazione (dettagliata) che provi la causa di forza maggiore (motivi sanitari etc) che ha portato alla cancellazione del viaggio.
Attenzione alle clausole e alle limitazioni.
Quando sottoscriverla?
Ovviamente bisogna sperare di non doverla mai utilizzare ma se si hanno parenti anziani a cui badare o situazioni molto delicate, specie di salute, potrebbe essere una soluzione.
DANNI
Passiamo alla polizza danni: smarrimento del bagaglio, furto devices, etc.
Possiamo porci queste domande: il bagaglio sarà imbarcato?
Ho da affrontare più scali?
In questo caso proteggere il bagaglio con una assicurazione ad hoc potrebbe avere un senso.
Non tanto per quanto riguarda la copertura del bagaglio in sé (ricomprare tutti i vestiti instagrammabili presenti in valigia costerà sempre più del rimborso assicurativo) ma per l’indennizzo di qualche centinaio di euro per l’acquisto di beni di prima necessità in caso di smarrimento.
Inoltre spesso sono coperti i nostri beni da furto/scippo durante le vacanze: il furto della macchina fotografica o del cellulare potrebbe essere ancor più fastidioso del ritardo nella consegna della valigia.
Diciamo che queste coperture possono rendere un po’ meno fastidioso un incidente di viaggio ma spesso il costo supera la convenienza e i rimborsi non sono particolarmente interessanti.
RISCHI SANITARI
In questo caso il discrimine è: viaggio in Paesi UE o Extra UE?
Se sono in un Paese UE non dovrei pormi grandi problemi in quanto il servizio sanitario è garantito a tutti i cittadini UE quindi non dimenticatevi la tessera sanitaria!
Più costoso e problematico è il rientro in Italia in autoambulanza o una lunga degenza che richieda la presenza di un accompagnatore.
Questa tipologia di copertura, potrebbe essere decisamente salvifica per voi ed il vostro portafogli.
Per poche decine di euro potreste evitarvi delle spese piuttosto ingenti in caso di infortunio o malattia occorsi all’estero, ma anche in Italia (pensate solo una frattura ad una gamba: dopo l’operazione voglio tornare a casa ma non posso spostarmi in autonomia; in questo caso il viaggio in ambulanza o l’assistenza in aereo potrebbe essere salvifico per il nostro portafoglio).
E se il viaggio fosse extra UE?
Allora in questo caso la polizza sanitaria è assolutamente necessaria! Sapete quanto può costare la prestazione più semplice in un ospedale degli USA o in una clinica privata in qualche Paese esotico?
CONSIGLI SPICCI(OLI):
individuate i rischi che davvero potrebbero mettere in difficoltà il vostro portafoglio
non fatevi ingolosire da coperture “estreme” ma costose
nel caso il premio fosse troppo alto per le vostre tasche aumentate la franchigia (cioè la parte a vostro carico) perchè, non succede, ma se succede, ringrazierete di aver una poter spendere in tranquillità in base ai vostri bisogni e i €500 a vostro carico non vi sembreranno poi così tanti;
se viaggiate più volte durante l’anno valutate la copertura annuale: una volta fatta non ci penserete più!